I nuovi consumi degli italiani: la GDO racconta il nostro paese ai tempi del lockdown
È ormai un dato di fatto: dalla fine di Febbraio, con i recenti accadimenti legati all’emergenza Covid-19, la nostra vita è radicalmente cambiata: le attività sono state ridotte al minimo, il lavoro è diventato “smart” e “home-based”, e la vita di tutti noi si svolge oggi fra le mura domestiche, in attesa di poter superare questa emergenza e di poter tornare quanto prima in una situazione di normalità.
Una situazione impensabile solo fino a poche settimane fa e di fronte alla quale, ancora una volta, l’Italia sta dando prova del suo potenziale e della sua qualità umana.
In attesa di tornare operativi con i nostri servizi di distribuzione pubblicitaria, non smettiamo di restare aggiornati sugli andamenti del settore e sull’attività della GDO in un periodo così particolare.
Come sono cambiati i nostri consumi in queste ultime settimane?
L’osservatorio Nielsen ci offre un quadro chiaro della situazione grazie ai dati rilevati nel sistema della Grande Distribuzione:
Dalle prime settimane di Marzo si registra una continua crescita rispetto allo stesso periodo del 2019 delle vendite, anche se in maniera più contenuta: +2,7% a parità di negozi.
L’area a registrare gli incrementi più alti su base tendenziale è il Nord Est, con un +7,0%, seguito subito dal Sud (+6,3%). Rallentano molto invece sia il Centro Italia (+0,4%) sia il Nord Ovest (+0,1%).
Nell’ultima settimana di Marzo, riporta sempre Nielsen, le dinamiche di afflusso ai negozi sono rimaste le stesse della settimana precedente, con trend molto positivi durante i giorni lavorativi. Si accentua perà il calo registrato nel weekend: sabato 28 -28,5% vs. stesso sabato del 2019 e domenia 29 -54,9% vs. stessa domenica del 2019, a parità di superficie distributiva.
Il picco positivo si è registrato invece lunedì (+22,9%). A livello di peso sulla settimana, il giorno principale rimane comunque il venerdì, confermando una nuova tendenza iniziata con la quarantena.
Le categorie di prodotti maggiormente impattate durante la settimana 13 del 2020 sono sempre legate ai tre “effetti” identificati da Nielsen:
- effetto “stock”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: caffè macinato (+21,4%), conserve rosse (+52,9%), conserve animali (+16,7%), pasta (+19,3%), biscotti (+14,6%); i comparti non alimentari iniziano a registrare trend di crescita più rallentati, invece, si segnalano solo carta casa (+40,5%) e carta igienica (18,6%);
- effetto “prevenzione e salute”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: guanti (+163,3%), detergenti superfici (+36,3%), sapone per le mani solido e liquido (+56,8%), candeggina (+52,9%), alcol denaturato (+100,4%), salviettine umidificate (+24,5%);
- effetto “resto a casa”, sempre in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato, suddiviso in Cuochi a casa, il paniere degli ingredienti base, quindi farine (+212,7%, fatturato triplicato rispetto al 2019), uova di gallina (+5,4%), burro (+85,9%), zucchero (+55,2%), mascarpone (+99,6%), lievito di birra (+226,4%) e margarina (+78%); e Comfort food, il paniere dell’indulgence, quindi creme spalmabili dolci (+72,5%), miele (+67,9%), patatine (+23,5%), pop-corn (+89,8%), olive (+13,6%), merendine (+13,3%), wafer (+9,3%). Continuano anche i trend positivi di vino (+18,5%) e birre alcoliche (+9%).
*Fonte: Nielsen, Market*Track, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount+Specialisti Drug. Vendite a valore per categoria nella settimana 13 del 2020 vs. la stessa settimana del 2019.