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Il “giro d’affari” del volantinaggio: un business milionario fatto di luci ed ombre

Report e il “giro d’affari” del volantinaggio: un business milionario fatto di luci ed ombre

Chi conosce il nostro settore lo sa: quello della distribuzione dei volantini, e più in generale della distribuzione pubblicitaria, è un mondo nel quale molto spesso ditte ed operatori onesti devono trovarsi a fare i conti con la scorrettezza, il non rispetto delle normative e la disonestà di presunti concorrenti che, spesso promuovendo offerte fuori mercato, non solo distruggono la credibilità dei lavoratori onesti del settore, ma alimentano una pericolosa spirale del tutto controproducente per le realtà (soprattutto della grande distribuzione) che investono con fiducia in questo settore. ù

Ci era già capitato di parlare di questo problema evidenziando una notizia pubblicata recentemente dal Corriere della Sera nella quale si evidenziavano le condizioni inaccettabili all’interno delle quali alcuni operatori del settore erano costretti a lavorare da presunte Aziende di distribuzione che operavano al di fuori della legalità.

Questa volta invece l’inchiesta relativa al business del volantinaggio (che, lo ricordiamo, incamera un giro di affari di circa 200 milioni di euro ogni anno) assume una dimensione più profonda, grazie alla redazione di Report, la nota trasmissione di approfondimento giornalistico della RAI, che proprio sull’attività di volantinaggio ha dedicato una parte della sua puntata del 14 Maggio di quest’anno (2018).

Nel video qui di seguito riportiamo l’interessante estratto sull’argomento:

 

 

Al di là dell’analisi iniziale, che tende a sminuire il volantino come media per la pubblicità, quando invece ricordiamo che è l’unico mezzo di comunicazione pubblicitaria sul quale si regge l’intero sistema della Grande Distribuzione Organizzata, come già avevamo avuto modo di dire in un nostro precedente articolo ,

ciò che si apprende dalla visione del servizio è l’esistenza di un sistema fatto di appalti e concessioni continue, che vede il suo inizio nel committente (l’insegna della grande distribuzione che deve far distribuire il proprio materiale pubblicitario) e che affida la propria distribuzione ad una azienda di distribuzione pubblicitaria, che anziché prendere in carico la consegna la affida nuovamente ad un altra azienda sottoposta, generando una sorta di sistema ciclico di passaggio delle consegne che termina nientepopodimeno che con la mancata consegna del materiale pubblicitario, che rischia spesso di finire al macero prima del termine della campagna pubblicitaria.

La truffa (perché di questo si tratta) ha colpito alcune delle più prestigiose insegne della Grande Distribuzione Organizzata, fra cui spiccano Carrefour ed Esselunga, e sembra essere estremamente ben radicata e ancora difficile da identificare ed estirpare.


La questione legata all’onestà e alla trasparenza non ci è affatto nuova: diversi punti toccati dall’inchiesta di Report erano stati affrontati anche da Gianluca Pes, titolare di PropagandaItalia, nel corso di un’intervista sul mondo della distribuzione pubblicitaria che  vi invitiamo a leggere direttamente fra le pagine del nostro blog.

“In fase di preventivo, seduti ad una scrivania con il cliente davanti, si fa presto a promettere mari e monti, pur di accaparrarsi un lavoro. Noi da sempre cerchiamo di spiegare, di dimostrare ad ogni nostro cliente come funziona il nostro settore, quelli che sono i costi reali di un servizio di distribuzione realmente ben fatto, ma non sempre è semplice: che ci si rivolga ad una piccola azienda o ad un colosso della distribuzione il costo del lavoro è sempre lo stesso, ed è dato dal numero di volantini che un operatore è in grado di consegnare in una determinata zona: basta prendere il costo fisso, dividerlo per il numero di volantini che l’operatore è riuscito a consegnare e aggiungervi le spese, per determinare il prezzo della distribuzione. Che resta comunque quello e non può essere ridotto in nessun modo”.
Gianluca Pes, fondatore PropagandaItalia [leggi l’intervista completa]

 


Come scegliere dunque il giusto partner per la nostra distribuzione pubblicitaria?

A fronte di quanto emerso dall’accurato servizio di Report, potrebbe essere molto difficile riuscire a fidarsi di una agenzia di distribuzione, o più in generale di una campagna di volantinaggio; eppure, nonostante le sgradevoli nefandezze che si nascondono nel settore, il volantino continua ad essere uno dei media più utilizzati per fare promozione,  come già scrivevamo in questo articolo.

Non solo: all’interno del settore della distribuzione pubblicitaria ci sono, e purtroppo di loro poco si parla, molti esempi di aziende oneste e virtuose che svolgono il proprio lavoro con professionalità e precisione, senza intermediari e nel pieno rispetto delle leggi vigenti.

Il primo segreto per non imbattersi in realtà poco trasparenti è proprio quello di saper scegliere la giusta offerta: state alla larga da offerte che si presentano come iper vantaggiose e distanti dagli attuali prezzi di mercato; riflettete sempre sul fatto che nel prezzo che vi verrà proposto dovranno rientrare non oslo le spese della distribuzione, ma anche quelle che tutelano gli operatori che se ne occuperanno!

PropagandaItalia, da sempre, opera trattando direttamente con i propri committenti e pianificando in prima persona ogni aspetto della distribuzione pubblicitaria, tutelando ogni suo operatore secondo le normative di legge ed offrendo ad ogni suo cliente il prezzo più congruo per una distribuzione pubblicitaria di successo.

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